tallinaio

località: Locorotondo, Italia

tipologia: residenza privata, restauro

data: permesso di costruzione 2025

materiali principali: pietra, calce,canapa e terra

Il progetto si colloca in una valle di uliveti punteggiata da proprietà rurali. La struttura esistenteè il rudere di un trullo, tipica tipologia abitativa pugliese. L’intervento mira a restaurare e ampliare il trullo e introdurre una nuova casa che, insieme al trullo, definisca una corte attorno a cui il complesso si sviluppa.

Il trullo, preservato nei materiali storici, ospita tre camere per gli ospiti, ciascuna con accesso a spazi esterni privati. L’ingresso passa attraverso il nuovo ampliamento che accoglie un bagno e spazi tecnici. Questo ampliamento funge da prototipo per esplorare il metodo costruttivo previsto per la nuova casa: muri portanti in pietra con solaio ligneo sopra volte, con calce e canapa gettata in opera aformare sia muri sia volte come strato isolante.

Il passaggio coperto segnala l’ingresso al cortile. La disposizione trae ispirazione dal jazzo, tipico complesso rurale pugliese organizzato attorno a un cortile centrale, qui reinterpretato come giardino abitato con tavolo condiviso, sedute e arbusti mediterranei che arricchiscono la biodiversità dell’uliveto circostante. La nuova casa a L, in pietra e canapa e calce, si sviluppa lungo il pendio. Copertada un tetto voltato, l’abitazione interna si adatta alla topografia attraverso una sequenza di livelli sfalsati, ognuno dedicato a una funzione (cucina,pranzo, soggiorno, camere) pur restando parte di uno spazio continuo e aperto.

in collaborazione con Riccardo Martino

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