addis ababa living lab housing

località: Addis Abeba, Etiopia

tipologia: social housing, mix di fasce di reddito

data: 2023

materiali principali: terra, legno e cemento

Negli ultimi due decenni il rapido sviluppo urbano di Addis Abeba ha trasformato profondamente il tessuto fisico e sociale della città, compromettendo pratiche di vita tradizionali e determinando lo spostamento forzato di comunità a basso reddito.

In risposta a queste dinamiche è nato l’Addis Ababa Living Lab, un progetto di ricerca volto a sviluppare modelli abitativi alternativi attraverso un processo partecipativo con i futuri residenti. Realizzato in collaborazione tra TU Delft ed EiABC e finanziato da NWO, l’iniziativa — progettata da Mecanoo e RAAS architects — esplora come le pratiche quotidiane degli insediamenti informali possano ispirare soluzioni abitative più inclusive e adattabili.

Il prototipo propone un sistema flessibile a griglia (3,60 × 3,60 m) capace di accogliere diversi tipi di nuclei familiari e attività microeconomiche. Ogni unità su due livelli (7,20 × 7,20 m) può evolvere nel tempo: funzionare come un’unica abitazione, due alloggi più compatti, oppure integrare spazi di vita e di lavoro. Le unità si intersecano garantendo privacy, ventilazione trasversale e adattabilità. Raggruppate attorno a cortili, favoriscono la vita comunitaria, la resilienza e il mantenimento dell’identità locale. Un sistema strutturale a colonne e travi consente modifiche e ampliamenti futuri.

I materiali per i tamponamenti esterni e le partizioni interne possono variare in base alla disponibilità e ai costi. Opzioni come blocchi di terra compressa, pannelli di paglia o elementi in bambù permettono inoltre di caratterizzare in modo distinto i diversi cluster residenziali. Coinvolgere i futuri residenti nella scelta e nella produzione dei materiali e delle finiture offre loro l’opportunità di personalizzare e appropriarsi del proprio spazio. Il progetto dimostra come l’architettura possa trarre insegnamenti dalle tipologie indigene per rafforzare senso di appartenenza e autonomia economica in una città in rapido cambiamento.

Antonio Paoletti come parte di Mecanoo, in collaborazione con RAAS e TU Delft Chair of Dwelling

Fotografie: Paolo Turconi + Fabio Buondonno

Modellli: Alex Kirschstein

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